Ed eccoci finalmente qui, col nostro Book Factor, pronto ad essere applicato ai libri che, secondo i book-blogger nel web, meritano di avere tale riconoscimento!
Per chi non avesse partecipato, o non avesse mai letto nulla in giro al riguardo, ricordiamo cos’è il Book Factor: nasce da un’idea che si è accesa durante la lettura di Love Factor di Mathilde Bonetti. Se nel romanzo in questione l’Amore era il Fattore X che guidava le scelte della protagonista, in questo nostro gioco siamo andati alla ricerca del Fattore X che rende un libro diverso da tutti gli altri, dandogli una marcia in più.
Ci hanno risposto in tanti, ed ecco la lista dei Libri con Book Factor scelti dal web!
Dal blog Le mele del silenzio
Teoria e pratica di ogni cosa, di Marisha Pessl
PERCHE’:
Teoria e pratica di ogni cosa è un libro molto particolare. Non occorre dire che è scritto bene, che ha bei personaggi ecc. ecc. Occorre dire che è unico. E’ molto ironico e molto intelligente. E’ un thriller, ma lo si scopre solo verso la fine. Poi c’è quest’idea geniale di continuare a citare titoli di libri (inventati, credo) letti dalla protagonista, che vanno a rendere alcune scene davvero spassose.
Perché ha l‘x-factor? Perché è originale e acuto. Sono moltissime pagine, ma mi ha catturato. E’ stato uno di quei libri che continueresti a leggere per tutta la notte, fermandoti solo quand’è finito.
Certo, credo abbia alcune pecche, soprattuto relative alla velocità del finale. Però è, a mio parere, davvero un grandissimo romanzo.
Nube di passeri, di Takashi Matsuoka
PERCHE‘:
Io l’ho letteralmente adorato. C’è anche un seguito, ugualmente bello, ma mi sembra giusto citare il primo tomo della serie.
Il tratto che rende unico questo libro è l’eleganza, l’eleganza della scrittura. Ha uno stile così fluido, ma mai banale, sempre delicato, mai saccente. Sembra di leggere un libro di seta fine. I personaggi sono di quelli che puoi amare sul serio, che vorresti avere al tuo fianco, che vorresti saper eguagliare!
Un’avventura tutta da gustare.
Esbat, di Lara Manni
PERCHE’: Esbat ha un grandissimo bookfactor, è inutile negarlo. E’ un libro che mi ha trascinato nel suo mondo sin dalla prima pagina, dalla prima riga. Ha un’intensità che ho trovato in pochi altri romanzi e parla dell’ossessione in una maniera sublime, particolare, tutta sua e ottima.
Dal blog Forgotten Pages
La straniera, di Diana Gabaldon
PERCHE’:
Primo posto per uno dei miei libri in assoluto preferiti(se qualcuno non lo avesse ancora capito!).Perchè assegno il book factor? Perchè è un romanzo, innanzitutto scritto in maniera impeccabile, curato e preciso, inoltre per il caleidoscopio di emozioni che riesce a trasmettermi ogni volta che lo leggo, mi riporta indietro alla prima lettura, ma ogni volta è diverso!
Per me, poi, è un libro completo in cui posso trovarci il romanticismo, la passione, l’avventura, la storia e anche un pizzico di magia!
Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde
PERCHE‘:
Beh, questo libro, direi che non ha bisogno di presentazioni. Perchè ha il book factor? Perchè è un libro vero. Un libro che racconta il vero comportamento delle persone dietro la finzione letteraria.Tutti abbiamo un po’ di Dorian Grey dentro di noi e tutti, forse chi meno chi più lottiamo contro di lui. Anche, qui poi, un’emozione diversa ad ogni nuova rilettura!
Senza contare la scrittura di Mr Wilde….
Il gioco del trono, G.R.R. Martin
PERCHE‘:
Questa è l’edizione che ho io, se qualcuno se lo chiedesse!
Terzo posto assegnato a George R. R.Martin, grandissimo scrittore fantasy.
Perchè il book factor? Perchè è un libro ponderato, pensato, capace di tenere compagnia nel senso più letterale del termine.
Perchè è una porta aperta per un mondo parallelo, incantato e straordinariamente realistico.
Perchè i personaggi quasi escono dalla carta e li puoi ritrovare vicino a te.
Il Barone Rampante – Italo Calvino
PERCHE‘:
Calvino è uno dei miei autori preferiti per mille ragioni, e questo libro è il condensato di tutta la sua carriera di brillante scrittore. È un libro per ragazzi e per grandi; senza distinzioni riesce a riunire generazioni di lettori che si stupiscono di fronte all’ironia e il surrealismo di questo grande capolavoro della letteratura italiana.
Il Pendolo di Foucault – Umberto Eco
PERCHE‘:
Il Pendolo di Foucault è uno di quei libri che finisci di leggere e sei talmente orgoglioso di averlo portato a termine, che andresti in giro a sbandierarlo ai quattro venti. Lo termini e ti poni subito due domande:
Quanto è stronzo Umberto Eco che mi maschera un capolavoro con 100 pagine selettive di pallosissime descrizioni sbrodolose sulla fisica dei pendoli? Che cultura immensa ha quell’uomo e che lavoro di ricerca mostruosa deve aver fatto per riscrivere la storia del mondo senza l’aiuto di internet (è stato pubblicato nel 1988)? Per me che, se devo scrivere un articoletto sul blog devo consultare centinaia di link, questa cosa è veramente spiazzante! Leggetelo e vi prometto che ogni volta che sentirete nominare “Dan Brown” vi farete delle grasse risate (lo fate già? Be’, molto di più).
Furore, di John Steinbeck
PERCHE’:
Ho letto di recente questo libro e fin dalle prime pagine mi sono accorto che in tutti questi anni mi ero perso un’opera meravigliosa. Le vicende della famiglia Joad, narrate dal bravissimo scrittore americano, coinvolgono il lettore in un’atmosfera incredibilmente realistica e in una esperienza di vita unica. Le vicissitudini di questa famiglia di emigranti ci portano ad un confronto con i nostri tempi e rendono attualissimo questo libro, scritto più di 70 anni fa. Se non è un X-factor questo…
Dal blog Diario di una ragazza madre in carriera
Via col vento, di Margaret Mitchell
PERCHE’:
Motivi della scelta: questo libro ha un immenso valore personale per me, visto che lo leggo tutte le volte in cui mi sento disperata. Ammiro immensamente la forza di Rossella, da cui deriva anche il mio nick, perché si risolleva anche dalle situazioni più critiche e va avanti per la sua strada senza voltarsi indietro, fregandosene delle critiche delle altre persone e facendo scelte difficili per salvare le persone che ama.
Vento dell’est, vento dell’ovest, di Pearl S. Buck
PERCHE’:
Anche se è un libro del 1930, mi ha colpita come pochi libri hanno saputo fare. La scrittrice ha uno stile unico, molto intenso, che lascia il segno. Le storie descritte sono commoventi e profonde, trattano lo scontro tra due civiltà all’interno della Cina di inizio Novecento
Kitchen, Banana Yoshimoto
PERCHE’:
Questo è un altro dei miei libri del cuore, sia perché è il primo che ho letto della mia autrice preferita, sia perché i racconti mi sono rimasti dentro per sempre. Di certo è il migliore e il più delicato della Yoshimot
Dal blog Il libro eterno
Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde
PERCHE’:
Ho letto questo romanzo a tredici anni e non l’ho più dimenticato.
Merita il book factor perché Oscar Wilde ha creato un vero capolavoro, un’analisi cinica e spietata della società del tempo, dove l’apparenza è l’unica cosa che conta (un tema ancora attuale), infatti la bellezza di Dorian è solo una maschera che nasconde la sua anima corrotta.
L’idiota di Fëdor Michajlov Dostoevskij
PERCHE’:
Questo romanzo merita il book factor perché amo moltissimo il principe Myskin, l’uomo infinitamente buono che cerca di redimere il mondo con la compassione.
Al contrario di Dorian Gray che cerca la bellezza esteriore, per il principe Myskin la vera bellezza è quella dell’anima.
Persuasione di Jane Austen
PERCHE’:
Jane Austen non può mancare in un Book Factor e “Persuasione” è il romanzo che amo di più.
Secondo me è il suo romanzo più completo perché ritroviamo i temi delle sue precedenti storie : “l’orgoglio” di Frederick e il “pregiudizio” di Lady Russel, la “ragione” di Anne e il “sentimento” di entrambi ecc.
Da leggere e rileggere
Dal blog L’albero delle gocciole
Memorie dal sottosuolo, di Fëdor Michajlov Dostoevskij
PERCHE’:
Il primo libro a cui metto il bollino del Book Factor è Memorie dal sottosuolo. Ho amato questo libro per la sua breve e struggente drammaticità. Storia di un uomo consumato dalla sua stessa nevrosi, incapace di vivere una vita che abbia al suo interno anche il più debole scintillio della luce. Le emozioni che si avvicendano nell’animo del protagonista hanno in sé una forza distruttrice che in certi casi sfiora l’autolesionismo. Di un intensità disarmante, in meno di duecento pagine Dostoevskij concentra tutto il malessere che può affliggere l’uomo. La storia con Liza mostra una delle più strazianti scene di amore irrealizzato.
Notturno indiano, di A. Tabucchi
PERCHE’:
Un libro che ha la stessa consistenza dei sogni, forse perché anch’esso è un sogno. O forse è realtà? La bravura di Tabucchi sta proprio in questo, nel rendere aleatori anche i ricordi e confondere il lettore. Maestro dell’inganno, Tabucchi con questo libro ha saputo incantarmi e proprio quando credevo di aver ormai risolto il mistero, mi sono vista capovolgere le certezze in un infinito gioco di specchi. Ma grazie a questo ho imparato una grande lezione: Méfiez-vous des moreceaux choisis.
Per scegliere il terzo libro ho faticato un po’, ma alla fine ho deciso di premiare l’antologia I nostri antenati di Calvino. La scelta è ricaduta su questo libro perché con i suoi tre personaggi, con le sue tre storie diverse, penso raffiguri in maniera completa le varie sfaccettature dell’anima umana. Inoltre, lo stile di Calvino sempre devoto alla favola e alla fiaba mette bene in luce la mia passione per i racconti dove la magia e l’incanto regnano sovrani. Spesso lo si vede come libro da ragazzi, ma credo arrivi a livelli di profondità tali in cui è impossibile non riconoscersi anche da adulti.
Il conte di Montecristo, Alexandre Dumas
Questo Romanzo è uno dei più spettacolari che abbia mai letto! Il Book-Factor? Oltre alla splendida trama creata da Dumas, è l’attento intreccio di vite che si districa davanti al ricco Conte di Montecristo, il vero fpunto di forza di questo libro: ogni tassello è minuziosamente al suo posto, pronto a rivelare il suo scopo a tempo debito, perchè solo il misterioso conte è in grado di ammirare il mosaico della sua vendetta! Un libro lungo ma intenso, incredibilmente pesanta e dettagliato, ma uno dei classici più scorrevoli che abbia mai letto!
Segreti, omicidi e la fede a guidare le menti. Per chi non ha mai letto quest’opera, è difficile capire dove risieda il “fattore X”, eppure questo libro è incredibilmente perfetto e completo. Ogni descrizione è minuziosa, la visione del Giovane protagonista (Adso, il narratore) trasporta il lettore in un epoca passata, ci porta a contatto dell’antico lavoro abaziale, dove i monaci copiano con minuzia opere di tutto il mondo allora conosciuto, e le riflessioni ci inducono a confrontarci con le convinzioni di allora, dove persino il riso di Cristo o la sua povertà erano un’eresia.
Questo libro è scritto in maniera semplice con il solito linguaggio tipico degli Urban Fantasy/Young Adult (anche se questo libro non lo è affatto) che affollano gli scaffali delle librerie, i personaggi sono semplici, la narrazione è veloce, ma il suo Book Factor è un sottile manto di mistero e inquetudine che circonda i suoi protagonisti e il Grace College, un luogo che ricorda i misteri e le sregolatezze dell’isola di Lost, mescolati al tipico college americano. Uno dei pochi libri che mi abbia tenuta incollata ad esso per quasi 14 ore consecutive, domandandomi dove tutti gli indizzi volessero portarmi. Impossibile non candidarlo!
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